Olina

geotrail frignano - olina
L'orologio della chiesa di Olina

Olina è un piccolo borgo il cui nome deriva da Aulina, luogo libero, aperto, arioso. Il Ministero dei Beni Culturali ha identificato la sua chiesa quale eccellente esempio di "seicento appenninico".

Difficoltà: 2 - Terreno: 1,5 - Grandezza: Small - Tipo: Traditional

Il barocco appenninico

Olina affacciata sulla vallata dello Scoltenna, è un'antico borgo sovrastato dalla piccola secentesca chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo. La chiesa di cui si ha notizia dal 1441 è un gioiello del barocco appenninico, esempio del senso della bellezza e dell'armonia da cui le comunità rurali, pur nella loro povertà materiale e nella lontananza dai grandi centri artistici, erano guidate nel costruire e ornare le proprie chiese.

Il paese ha origine da un castello di cui non resta alcuna traccia che è ricordato per una cruenta battaglia del 1269 tra guelfi e ghibellini per il controllo del territorio, terminata con la vittoria schiacciante degli Estensi a cui i Montecuccoli si unirono ottenendo in Feudo molte terre tra cui Olina.
Dal piccolo e verdeggiante sagrato si può godere un panorama ineguagliabile sulla vallata dello Scoltenna, dominata dalla rocca di Montecuccolo, dalla torre di Gaiato, dal paese di Renno con la sua pieve e, in fondo, il serpeggiante argenteo letto del fiume.

Poco distante dalla chiesa una piccola appartata corte ha mantenuto il suo aspetto originario e la sua struttura primitiva con una torre e una casa-torre con balchio detta Casa del Papa dal soprannome del proprietario vissuto nel secolo XVIII. Nel paese sono frequenti le tracce del passato di Olina; l'antica canonica, in cui soggiornò l'organaro Traeri; due stemmi dei Montecuccoli, di cui uno dalla tipologia insolita mostra l'aquila che mangia i frutti cresciuti sui monti sottostanti.

Nel piccolo e antico borgo di Ca' d'Olina, prospiciente la piazzetta, si affaccia una caratteristica casa balchionata. Nelle vicinanze sulla parete esterna di una casa è scolpita una marcolfa, un tipico volto in pietra, con una scritta riportante un saggio motto popolare composto in forma di scioglilingua: 
NON DIR DI ME QUEL CHE DI ME NON SAI PENSA DI TE E POI DI ME DIRAI.

La cache si raggiunge in pochi minuti lasciando l'auto nella piccola piazzetta del paese accanto ad una fontana.