Renno

pieve romanica di renno
La facciata della Pieve Romanica di Renno

Suggestiva ed enigmatica pieve, la più antica del Frignano, stupefacente per gli elementi decorativi di stile romanico e i suoi affreschi, la pieve di Renno testimonia i fasti di un'antica giurisdizione.

Difficoltà: 1,5 - Terreno: 1,5 - Grandezza: Regular - Tipo: Traditional

La pieve più antica del territorio

Straordinaria è la vicenda di questa pieve dalla semplice facciata a capanna da cui si gode di un maestoso panorama sul monte Cimone. Ben curato dalle perpetue del paese e verdeggiante in primavera è il prato sul sagrato. Della località di Renno si trova testimonianza per la prima volta nell'anno 890 come "il centro fiscale, giudiziarioe amministrativo (curtis) del Frignano".

La Pieve intitolata a San Giovanni Battista, si presenta come un monumento così suggestivo ed enigmatico che nella sua forma attuale resta ancora di difficile interpretazione. L’epoca di fondazione non è del tutto certa, in quanto le sue origini potrebbero risalire al XII secolo o addirittura rimandare ai secoli VIII - IX.
La chiesa che in origine rispettava l'austera suddivisione a tre navate, subì nel corso dei secoli notevoli rimaneggiamenti, per lo più nel Settecento con l'apertura di tre finestroni nella facciata priva di decorazioni e la costruzione del soffitto ligneo.
L'interno è decorato da alcuni elementi di particolare rilievo artistico. Le ampie arcate sono sorrette da pilastri, quattro dei quali presentano un'originale forma ottagonale. Sul capitello del primo pilastro di destra sono presenti due monogrammi di Cristo a forma di ruota,simili a quelle ravennati visibili in Sant'Apollinare in Classe. In questo simbolo le linee rette rappresentano le iniziali di Cristo (Iesus Xristos), mentre gli incavi a forma di goccia raffigurano i fedeli rivolti verso di lui.

Secondo la tradizione, l'acquasantiera in marmo rosso di Verona fu donata nel 1609 per il battesimo di Raimondo Montecuccoli, scrittore e grande condottiero che sconfisse l'esercito Ottomano sulla via di Vienna di cui si narra in Castello di Montecuccolo