Montecuccolo

geotrail frignano - montecuccolo
La facciata del Castello di Montecuccolo a picco sulla valle

Montecuccolo è un insediamento medioevale costituito da borgo, castello e chiesa perfettamente conservati che domina, con sguardo da Principe, l'intero territorio del Frignano.

Difficoltà: 2,5 - Terreno: 2 - Grandezza: Micro - Tipo: Traditional

Il castello e la dinastia dei Montecuccoli

L'importante casato dei Montecuccoli che governò il territorio fino al XVII secolo prende il suo nome proprio dal borgo di Montecuccolo in cui vi si stabilì dal XII secolo edificando l'attuale castello che sovrasta il piccolo e pittoresco abitato. Il castello è perfettamente restaurato e conserva molto bene la struttura dell'impianto originario e dalla sua posizione aerea è in grado di controllare tutte le terre circostanti.

Lo stemma della famiglia è un'aquila che domina i monti circostanti da cui sporgono dei rami d'ulivo, la leggenda vuole infatti che la spartizione dei territori in seguito alla morte di Matilde di Canossa avvenne per estrazione fra i feudatari. Il capostipite della dinastia, Matteo, ebbe in sorte Montecuccolo estraendo da un’urna un frutto d’olivo, mentre il fratello Nereo, estratto un gheriglio di noce, ebbe Montegarullo, dando così origine al casato nemico. La rivalità fra i Montecuccoli, schierati con i ghibellini bolognesi, ed i Montegarullo, schierati con i guelfi modenesi cessò nel 1269 in seguito alla sanguinosa battaglia di Olina che vide i Montecuccoli come vincitori.

Raimondo Montecuccoli

Le abilità militari dei Montecuccoli si tramandarono anche nelle future generazioni raggiungendo il culmine con il più illustre rappresentante della famiglia, Raimondo, nato nel 1609 proprio nel castello. Nonostante fosse inizialmente destinato alla vita religiosa Raimondo Montecuccoli, grazie ad uno zio generale che lo istruì sull'arte della guerra, scalò velocemente tutta la gerarchia militare dimostrandosi abilissimo ed invincibile condottiero. Coi gradi di generale del Sacro Romano Impero fu l'artefice della scacciata dei Turchi alle porte di Vienna nel 1664.

Ammirato da Napoleone per le abili mosse dimostrate in guerra non fu mai sconfitto in quasi 50 anni di carriera militare in cui partecipò a tutte le campagne dell'epoca dalla Guerra dei Trent'anni alla Campagna del Reno. Fu anche scrittore e letterato citato da Manzoni ne I Promessi Sposi e ricordato ed ammirato anche da Verga per il valore dei suoi scritti. A lui fu dedicato un incrociatore della Regia Marina poi Marina Militare che prestò servizio fino al 1964.

Raimondo morì a Vienna col titolo di Principe del Sacro Romano Impero dove è tuttora sepolto per sua volontà.