Verica e il pane

geocache verica e il pane
Il campanile della chiesa di Verica leggermente spostata dal centro abitato

Verica, nata attorno ad una pieve di origine millenaria, è oggi famosa per il suo pane tipico, un'eccellenza alimentare che si affianca alle gustose crescentine.

Difficoltà: 2,5 - Terreno: 1,5 - Grandezza: Small - Tipo: Traditional

Il pane di Verica

Il pane ha un posto fondamentale nella tradizione mediterranea come base dell'alimentazione. Il pane fresco artigianale ha una storia nei secoli, poiché è fatto per lo più con farine che provengono dal territorio e nelle sue forme richiama storie e leggende delle persone che lo abitano.
Tra i pani tipici dell’Emilia Romagna si distingue il Pane di Pavullo o Pane di Verica prodotto con farina di grano tenero tipo zero e integrale proprio in questa frazione. La pagnotta è di diverse forme tra cui la tipica micca, di forma rotonda segnata dal peso di mezzo chilo e lo si trova distribuito nelle provincie di Modena e di Bologna.

Crescente e tigelle

Altro tradizionale pane dell'Appennino modenese è la crescenta o crescentina dalla semplice ricetta: farina, acqua, sale, lievito di birra. Le crescente vengono consumate tagliandole a metà ed imbottendole con salumi, caciotta di mucca o con il tipico lardo: un pesto formato da un trito di lardo di maiale, aglio e rosmarino abbondantemente arricchito di Parmigiano Reggiano.
La cottura tradizionale avveniva impilando la pasta in alternanza con dischi di terracotta già arroventati nel camino chiamati tigelle e usando foglie di castagno per separare l'impasto dalla terracotta. Le tigelle erano rotelle di circa 15 cm di diametro ed 1,5 cm di spessore costruite in terra refrattaria con la caratteristica incisione a fiore in altorilievo che rimaneva, e rimane, stampata sulla crescentina dopo la cottura. Il simbolo dello stampo è un fiore a sei petali di antichissime origini associato della vita e al ciclo delle stagioni che si trova anche raffigurato su molte architetture locali.
Oggi, nelle zone di pianura e nel resto d'Italia, ci si riferisce alle crescentine modenesi con il sempre più diffuso appellativo di tigelle provocando i puristi che pongono di fondamentale importanza la questione etimologica: tigella o crescenta? Tigella deriva infatti da tegella, tegula, che in latino volgare significava coperchio. Pertanto, l'unico nome corretto rimane crescentina perché quello originario ed etimologicamente esatto. A rafforzare il concetto, lo scrittore locale Andrea Pini scrisse: "In pizzeria chiedereste mai il forno al posto della pizza? O al fast food una friggitrice al posto delle patatine? O a vostra nonna la teglia al posto della crostata?".

La pieve di Verica

La chiesa di San Geminiano di Verica è stata una delle pievi più antiche del Frignano e, come la maggior parte delle pievi, sorge discosta dal paese poiché l’edificio non si doveva identificare con un borgo in particolare, ma essere punto di riferimento spirituale di un territorio più vasto. L’edificio fu più volte rimaneggiato nei secoli passati e, più recentemente, nel 1981, in occasione del millenario della pieve. Conserva al suo interno un fonte battesimale di pietra finemente scolpito, simbolo dell’antica dignità di pieve, ed una serie di statue di terracotta che si ipotizza fossero originariamente collocate sulla facciata della chiesa di Semese tra cui spicca la Madonna del cardellino.